
un incubo. poi io non credo alle predizioni astrologiche, solo alla categorizzazione dodecalogica delle personalità attraverso lo zodiaco, ma invece quello che soffro era previsto. che abbia la pressione più alta del solito, che mi siano tornate per questo le altre quattro marce che ho perso con la pesante cura farmacologica che mi sta lentamente avvelenando, ieri al supermercato sono sprofondato in un turbine di pelle, gambe, sandali, profumo, messaggi ormonali, donne ovunque, che apparivano a ripetizione, che non mi facevano respirare, che mi avvolgevano, che desideravo tutte.
ho dovuto respirare con attenzione perché mi mancava l'aria, facevo fatica a camminare bene, ero intontito, barcollavo, le odiavo tutte.
forse odiavo me stesso per questa addizione che non mi lascia, per questo motore che prima di scoppiare sta correndo più veloce che mai, per questo incubo senza il quale non so vivere, non so respirare, non so esistere. per questa vita che vorrei scoparmi disperatamente.
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