
che mi dà pensare a te, al tuo sguardo, ai tuoi occhi alle tue mani che mi spingono sul letto ancora vestito, facendomi cadere, al tuo bacio, anzi no, alla tua lingua che passa sulle mie labbra, da un capo all'altro della bocca, mangiandomi l'anima.
separati dallo spazio tempo che ci divide, io non so cos'è la felicità. ma quello che ho provato con te, in quei momenti di unione assoluta, per me lo era.
e me la tengo dentro, nascosta, difesa, solo mia.